E.R.O. Enrico Ferri

Video performance dedicata alla figura di Enrico Ferri a cura di ZeroBeat

San Benedetto Po, venerdì 24 ottobre alle ore 21 presso il Museo Civico Polironiano.

Lo spettacolo è inserito nell’ambito degli eventi organizzati per l’inaugurazione dell’Università Popolare “Enrico Ferri”

http://www.comune.san-benedetto-po.mn.it/servizi/notizie/notizie_fase02.aspx?ID=47341

Ispirato al personaggio storico di San Benedetto Po e già protagonista del documentario pubblicato sul nostro canale E.R.O. Web Tv

Riscoprire l’illustre cittadino di San Benedetto Po, Enrico Ferri, serve a ricomporre la storia intensa e travagliata di un intellettuale, così come quella delle radici del socialismo italiano così profonde nel territorio Mantovano. Il giovane avvocato Ferri, ha solo trent’anni quando vince il processo di Venezia che vedeva ingiustamente imputati per “sovversione dello stato” i contadini mantovani. Il Ferri nelle sue arringhe dimostra per la prima volta che la protesta e la libera associazione degli sfruttati sono cosa giusta, suscitando un’eco in tutto il Paese e una simpatia tra i vari movimenti della “Democrazia Sociale” dell’epoca. Un uomo che fin da giovanissimo assurge a “mito” con le sue intuizioni, la sua arte oratoria e la sua stessa figura. Verso le fine del secolo la storia di Ferri si lega indissolubilmente a quella del socialismo e dell’emancipazione delle classi subalterne: movimenti che all’epoca erano intrisi delle idee di Proudhon e del mazzinianesimo, prima ancora di quelle marxiste. Proprio Enrico Ferri fu instancabile aggregatore di esperienze per cercare di unire i circoli culturali e i primi esperimenti cooperativistici per dare uno slancio a questo movimento nel territorio Mantovano. Un uomo disinvolto che cambiò facilmente posizioni all’interno del movimento socialista rendendolo bersaglio di diverse critiche, spesso legate a lotte intestine al Partito Socialista. La sua immagine in Italia venne inoltre fortemente criticata per il suo avvicinamento al fascismo negli ultimi anni della sua vita: una ambiguità formale in cui il Ferri rimase socialista senza la volontà di aderire convintamente al regime mussoliniano ma senza avere la forza e la volontà di combatterlo apertamente anche a causa delle delusioni dalle troppe rotture e scissioni interne al socialismo italiano. La statura dell’uomo non ne fu mai veramente intaccata: decine di migliaia di uomini e di donne salutarono il treno su cui sostava il suo feretro, come straordinaria fu la partecipazione ai grandi funerali nella sua San Benedetto Po.

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