Quando muoio io | TEATRO 19

Nel maggio 2005, nelle campagne di Castegnato (Brescia), un pensionato della zona, che è solito passeggiare di buon mattino, rinviene il cadavere decapitato, mutilato e carbonizzato di una donna. Si suppone si tratti di una prostituta perché la zona è particolarmente frequentata e, poco lontano dal luogo del rinvenimento, nei mesi precedenti, è stato ritrovato il cadavere di una prostituta nigeriana uccisa.
Con la decapitazione e la mutilazione gli assassini hanno voluto eliminare ogni elemento utile a una facile identificazione del cadavere. E infatti, a distanza di anni, quella donna resta solo un numero in un registro.
Lo spettacolo di Teatro19 prende le mosse da questo feroce fatto di cronaca e prova a dare un nome a chi è solo un numero, a dare voce a chi voce non ha più, tentando di restituire almeno un poco della dignità estorta, nella convinzione che questa sia una storia da raccontare. In fondo è solo per il gioco del caso e del destino che l’attrice in scena non sia lei stessa vittima della tratta di esseri umani e sfruttamento della prostituzione, e si possa invece permettere di giocare ironicamente con il proprio nome e con la propria morte, scegliendo per sè il proprio epitaffio.



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