Riccardo Canestrari lavora con il legno, un materiale che richiede forza, abilità e pazienza; un supporto che per essere utilizzato deve riposare e seccare gradualmente, anno dopo anno. Il legno è duro, finito, assoluto, e dà vita ai burattini, personaggi che prendono il sopravvento e guidano i movimenti dell’artista creando un immaginario profondamente leggero e poetico.
“Io non faccio teatro, io animo i burattini. Ogni taglio sbozzato sulla faccia di un burattino è interessante, con due tagli si può dire già tutto. È brutale? Chissenefrega!”
La puntata è disponibile sul canale Youtube di Pantacon.
Riccardo Canestrari descrive così il suo rapporto con i personaggi che crea. Per lui sono statue in movimento, non rispondono al burattinaio in maniera automatica, ma lo guidano, creando un’atmosfera profondamente forte e poetica. I burattini non necessitano di proporzioni perfette, la bellezza sta nelle asimmetrie, che li rendono più naturali, più unici.